domenica 30 marzo 2008

ORA LEGALE


La notte tra sabato e domenica, alle 2 di notte, le lancette dell’orologio vanno spostate avanti di un’ora.

E così sarà per i prossimi sette mesi, fino alla notte del 26 ottobre. In questo modo si ha la possibilità di sfruttare al meglio la luce del giorno.

L'ora ufficiale viene aggiustata in avanti durante i mesi primaverili ed estivi in modo che l'orario lavorativo o l'orario scolastico coincida meglio con le ore di luce.

Dell'ora solare, cioè lancette indietro di 60 minuti, si tornerà a parlare appunto a fine ottobre.

L'ora legale (chiamata talvolta impropriamente estiva) è la variazione convenzionale dell'orario astronomico, solitamente in anticipazione rispetto ad esso. Prescindendo quindi dall'astronomia, con l'uso dell'ora legale si determina che, per un dato territorio, in genere corrispondente a una grande nazione o a una rilevante parte di essa, l'ora ufficiale dello stato venga calcolata in anticipo rispetto all'ora solare (naturale).Le principali ragioni (comunque non comunemente accettate e condivise) sono due: da un lato questa misura consentirebbe risparmi energetici, poiché centrando una parte rilevante delle attività durante le ore di luce solare si ridurrebbe il ricorso all'illuminazione artificiale, inoltre, i cittadini ne trarrebbero beneficio potendo godere di un maggior numero di ore di luce solare. Proposta pubblicamente da Beniamino Franklin nel 1784, l'ora legale fu applicata brevemente in Canada nell'Ottocento, poi in Europa nel 1916. In genere l'ora legale è applicata soltanto per una parte dell'anno, e solitamente per il periodo estivo. Di solito l'ora legale è anticipata di un'ora rispetto all'ora solare, ma vi sono casi di anticipi di 20, 30 o 40 minuti, o anche di due ore rispetto all'ora solare. Dato che le terre dell'emisfero meridionale, hanno stagioni opposte a quelle dell'emisfero settentrionale l'applicazione dell'ora legale non è ovviamente uniforme nel pianeta. Vi sono poi moltissime eccezioni e tanti casi particolari. Il Giappone, ad esempio, rifiuta del tutto il concetto, nel rigoroso rispetto della tradizione.

lunedì 17 marzo 2008

VALEEENCIIAAAAAA....


Questo fine settimana sono andata in Valencia!
Il motivo? Las Fallas!

Valencia è una città fantastica, diventa una città più bella nel mese di Marzo con Las Fallas.

Sono le feste del fuoco per eccellenza, sono feste di rinnovo, di cambio di ciclo. Con una esteriorizzazione che tende ad utilizzare la satira e il senzo dell’umorismo, oltre al barocchismo delle loro figure.

Questa è la quarta volta que divento Valenciana de cuore, con il mio mocaor al collo, prima linea di fuoco nella mascletà di Plaza del Ayuntamiento, gli buñuelos di zucca, l’acqua di Valencia…e come no La Despertà (alle 7 della mattina…giuro!) Las Verbenas…e la gente nelle strade, gli ninots, fare passeggiatta nel Carmen…visitare la Cattedrale con le spoglie di San Vincenzo, il Miquelet (il campanile dal quale si ha un panorama stupendo!), la Lonja, il Mercat Central, La Ciutat de les Arts i les Ciencies….

La domenica? una paella nella Malvarrosa, gentilezza di Maria.

Camminare, camminare e guardare. Valencia è una festa nella strada.

Grazie Maria, grazie Eva!

ana :))

venerdì 14 marzo 2008

CHE FORTE! CHE FORTE!

Oggi?? Venerdi.

Ho letto qualcune notizie e questa me ha fatto pensare, davvero, que ci sono storie che fanno dimenticare i problemi del mondo….

Belen Esteban non ha vestito!. Ora che è determinata sposarsi, i 27 di giugno, con Fran, il suo fiancè-cameriere, sono che non ha vestito!.

Le aziende varie hanno rifiutato di farle. Rosa Clará, circondata nella polemica, in primo luogo ha rifiutato l'ordine "da mancanza di tempo", ma che alla conoscenza che Pronovias ha rifiutato per fare il vestito a Belen si ha stata offerta per progettarlo: "mi comporto più con il cuore che con la testa", ha detto.

Clará, alla fine non progetterà il modello, si è ritirata quando il rappresentante di Esteban ha comunicato che "hanno studiato altre opzioni".

E poi Victorio ed Lucchino, che hanno assicurato che Esteban non è entrata mai nel suoi negozi.
Più successivamente, la Esteban sei innamorata di un modello libanese di Elie Saab per Pronovias. Ma, che era la relativa sorpresa quando, dopo dare al pagamento ed la segnale, la aziende ha deciso che non ha vestito.
Pronovias si giustifica ed assicura che non hanno desiderato che il disegno "è stato bruciato".

Poverina, senza vestito....Ho bisogno “El Tomate” voglio sapere cosa succederá…
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