lunedì 18 febbraio 2008

NUOVOMONDO ED I FIUMI DI LATTE

- Quante gambe ha un cavallo?
- Quattro
- E un cavallo e una gallina?
- Quattro e due
- Che fanno....?
- Camminano!

Non voglio dare un giudizio definitivo...ma penso che tutta la prima parte del film è di una noia mortale, i dialoghi, un dialetto che non conosco e non capito (niente!), riflettono ovviamente la semplicità dei personaggi.

Il film secondo me, inizia veramente col distacco della nave dalla banchina del porto. La storia è interessante, curiosa e drammatica. Rappresenta la realtà degli inizi del novecento, dove migliai d’italiani cercano fortuna in America. Il film non è che sia pretenzioso dal punto di vista artistico, ma gli attori sono molto bravi a cimentarsi nei ruoli dei semplici e umili che mai hanno visto niente all'infuor delle proprie terre.

Per tutta la durata della storia resta quello della madre del protagonista, fiera del suo mondo rurale e 'antico', che non accetterà le regole del 'nuovo', non baratterà soprattutto la sua dignità con l'accettazione da parte degli 'alieni'.

Mi sono piaciute anche le scene dove il protagonista imaginaba verdura gigante e fiumi di latte... e non dimenticare il test di intelligenza fatto al figlio...

Eee…dov’è Sergio Domínguez??? Pobre noi! Perbacco!
:)

6 commenti:

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Anche io ho avuta la stessa impresione. Mi sono noiata a morte e non ho capito niente dell'italiano che parlavano, sebbene la parte di Charlotte Gainsborough me ha servito per non dimenticare il mio inglese!
Poi, a me, le metafore con i fiumi di latte mi facevano lo schiffo...
Magari serebbe una buona idea di suggerire ai responsabile del cinema di fare dei film italiani classici, come La Dolce Vita, o Divorzio all'italiana...

Anna Soler ha detto...

Ho messo già il commento nel blog di dirindina!!!!! Mi dispiace! Ma se volete lo ripeto un'altra volta...jijij sono pesante a volte con la famiglia lo so!

Nella mia famiglia c’è stata una storia che mi ricorda un po’ alla del film. Mia bisnonna, Gumersinda, è partita di Bilbao fino a Barcelona per imbarcarsi con il suo papà vedovo e sue due sorelline verso all’Argentina. Il papà di Gumersinda voleva “fare le americhe”. Al porto di Barcelona, mio bisnonno che era un uomo deciso ha guardato le belle trecce di Gumersinda e si è innamorato di quelli capelli biondi, larghi e spessi. Francesc, mio bisnonno, era vedovo come il papà di Gumersinda, e aveva perso anche un figlio. Perse tutte le radice, decise scambiare le terre erme di Gòsol per le più fertile di Argentina.

Nel percorso del viaggio mio bisnonno Francesc (Franciscu, è come lo chiamavano) suonava fisarmonica ogni sera alla sala da pranzo degli ufficiali dell’imbarcazione e loro a cambio li davano cibo più buono che il della terza classe. Ogni sera Francesc portava questo cibo a Gumersinda e sua famiglia e così diventarono amici.

Quando sono arrivati all’Argentina Francesc ha fatto una promessa a Gumersinda di andare a cercarla dopo un anno è ha fatto così. Dopo un anno di lavorare in una fabbrica di pasta, Francesc è andato a trovare Gumersinda e si hanno sposato. Loro si transferirono in mezzo alla Pampa dove lei lavorava come contadina e lui faceva il guardia del corpo di qualcun politico della regione. Lì nacquero i suoi figli: uno che morì, Francesc e mia nonna Enita.

Dopo pochi anni Francesc ereditò qualche terre a Gòsol e tutta la famiglia si trasferì un’altra volta a terre catalane. Lì Gumersinda diventò per accidenti la dottoressa del Villaggio giacchè era una donna del “nuovo mondo” vivendo nel “mondo antico”.

Emilie ha detto...

wahouuuuuuuu Anna Soler credo che bisognerebbe mettere un limite di parole per i commenti ;-).
Mi dispiace ma ancora non avevo visto il vostro blog, molto bello!
Anch'io volevo mettere qualche commenti sul film nel mio blog ma per dire quasi lo stesso che voi, meglio mi taco. Sono d' accordo con voi fine la uscita della barca, che noioso...Invece la attuazione degli attori mi è sembrato buona.
Attenzione alle carote giganti!!!

Gabita ha detto...

Jeje....mi hanno fatto ridere tantissimo i vostri commenti su le carote gigante. E ho visto che non sono l'unica con i parenti nell' Argentina! Ci vediamo!

Gabita ha detto...

su+le = sulle (Non voglio che Fina si intristisci!) =)

Fina Llorca ha detto...

Te ne sono grata, Gabita!