domenica 6 gennaio 2008

OGGI...



Non sappiamo con precisione quanti furono i saggi che fecero visita a Gesù; dodici, secondo una Cronaca orientale o tre, nelle antiche raffigurazioni di alcune catacombe. La tradizione cristiana ne riconobbe tre a cui corrispondevano i nomi latini di Melchiorre, Gasparre e Baldasarre.

Nel VIII secolo il Venerabile Beda descriveva Melchiorre come "un vecchio dai capelli bianchi, con una folta barba e lunghe chiome ricciute", Gasparre " un giovane imberbe" e Baldassarre "di carnagione olivastra e con una barba considerevole".
L'appellativo Magi, indicava in essi la saggezza, la sapienza. Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea, testo assai diffuso nel Medioevo, ne precisa in tal senso il significato facendo derivare il termine "magi" da "magni", cioè grandi, nella sapienza.

Incerta è la loro provenienza. La nozione di Oriente si sfuma, a seconda delle diverse fonti considerate, in un territorio non ben definito: la Persia o la Caldea, la Sabea (regione attraversata dal fiume Sabe) piuttosto che l'Arabia o l'india.

I Magi partirono dalla loro terra in gran fretta quando, secondo il racconto di Giovanni Crisostomo, in cima al Monte Vittoria apparve loro una stella in forma di bimbo bellissimo con una croce sul capo. Ciò poté avvenire poiché ogni anno, dodici uomini salivano sul Monte Vittoria e vi restavano in abluzioni e preghiera in attesa dell'apparizione della stella annunciata dal profeta Balaam. Partirono con i dromedari, animali velocissimi che in un giorno percorrevano quanto un cavallo in tre. Arrivarono dall'Oriente a Gerusalemme in tredici giorni. Qui chiesero ai Giudei il luogo della nascita di Gesù poiché secondo la profezia "essi conoscevano il tempo ma non il luogo".

Secondo un altro racconto il viaggio dei Magi durò due anni.
Finalmente giunti a Betlemme offrirono al Salvatore oro , incenso e mirra, doni che Persiani e Caldei usavano portare ad un re e simboli di maestà divina, regale potestà ed umana mortalità.
Avvertiti in sogno di non far ritorno da Erode, raggiunsero le loro terre d'origine dove, secondo le leggende orientali, riportarono il dono che essi ricevettero dalle mani del Bambino o della Vergine. Una pietra staccata dalla mangiatoia, un pane rotondo, una fascia in cui era stato avvolto il bambino, a seconda delle diverse versioni, tutte accomunate dalla nascita del culto del fuoco. In ciascuno dei tre casi, infatti, dall'oggetto regalato si sprigionò un fuoco sacro, degno di venerazione.

Beh, questa è la storia... ma ho visto i tre re magi a St Feliu! questo anno mi sono comportata bene, voglio dire molto bene, buonisima e non pecco di modestia, credimi!

ana :D

3 commenti:

Il trio Lalala ha detto...

Anch'io mi sono comportata bene, ma non ho ricevuto nessun regalino dei rei magi... perchè?? ;-)

Esplugues, che non è lontano da San Feliu .. strano, molto strano..

Janine

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Invece io ho ricevuto tanti tanti regali... perché ho stato buona? o magari perché io sono andata comprarli e poi passo il conto al mio amato ex marito? Non lo so...

Anna ha detto...

Che bella storia !